La frutta rossa, su di me ha sempre un fascino particolare.
Violante si avvicina e le guarda con occhi languidi, anche lei ama le fragole. Lei ne ama il gusto, la consistenza. Io amerei prenderne un pugno e schiacciarlo, facendone cadere pioggia succosa sulla sua faccia. Vorrei bagnarle le guance e ammirare la polpa scivolarle giù dalla bocca al mento, dalla gola all’incavo dei seni. Vorrei poggiargliene una sulle labbra e toglierla svelto per indispettirla. E poi permetterle di succhiarla e guardarla mentre la bacio e affondo tra le sue gambe. Spingermi tumultuoso e insaziabile dentro e fuori, elevarla oltre i confini della meditazione, dei muri, perderci insieme in un amplesso divino fino a raggiungere il Nirvana. Quelle fragole sulle mie dita, le mie dita nella sua bocca… ho mangiato: sono caldo e sazio. E ciò mi costringe a ripararmi di nuovo dietro a un banco. Non è opportuno avere una vigorosa erezione quando la tua datrice di lavoro contratta il prezzo di una cassetta di fragole al mercato ortofrutticolo di Roma.(Tratto da: Caldo sangue)
Opera: Cesto di frutta su tappeto – Franceso Noletti, detto “Il Maltese”
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