#7: La notte in cui fui trasformato.

Proseguiamo con alcune informazioni personali. Mi chiamo Ranieri.
L’etimologia del mio nome è germanica: Raganhar è composto dalle due parole normanne Rigon, che significa “consiglio”, e Hari, che significa “esercito”. E in tedesco antico, Reiner significa “guerriero per volere divino”. Quindi, potrei essere definito un “guerriero che guida un esercito sotto consiglio divino”. L’accezione è comica

#6: Ascoltare il cibo.

Amo gli odori del cibo umano. Sono atipico, per essere un vampiro. Ai miei simili piacciono i profumi del mondo, ma non sopportano quello del cibo. Io sì. Credo che sia un retaggio dell’essere italiano.
Avverto sulla pelle il calore del pane sfornato da una bottega, assorbo l’effluvio che si alza dal collo di una bottiglia

#5: La malinconia affascina.

Ci sono miei simili che vivono in costante crisi malinconica, girando il mondo fasciati in abiti gotici, considerando la loro condizione un sinistro dono oscuro o addirittura una maledizione. E devo ammettere che il ruolo di angeli neri che si sono cuciti addosso lo recitano alla perfezione, sguazzando come magistrali interpreti tra musica dark, rock,

#4: Essere dannati è un punto di vista.

Eccoci alla questione morale. Siete dannati? A questo non so rispondere. Credo in Dio e credo anche che sia Lui il creatore della nostra specie. Non è scritto su nessun documento ufficiale che apparteniamo alle forze delle tenebre. È folklore, leggenda. Anche i pipistrelli sono considerati abbietti e orribili. Eppure sono animali ematofagi, come lo

#3: La crudeltà è questione di attitudine.

Spezzo una lancia in favore dei miei simili, considerando che la crudeltà di alcuni vampiri è direttamente proporzionale al carattere che il soggetto aveva da umano. Si può peggiorare, si può migliorare, ma non si cambia atteggiamento dal giorno alla notte. Il nemico numero uno di un vampiro non è Van Helsing, né tanto meno

#2: La fertilità dei vampiri.

Altra domanda da un milione di euro, una delle più frequenti. I vampiri possono fare sesso? La risposta è: devono fare sesso. E non parlo di parità di diritti, in questo caso: di specie. Parlo di necessità. Se la maggior parte di voi si è fatta un’idea dei vampiri leggendo romanzi per teenager, mi dispiace