#23: Digressione numero quattordici: i vampiri non possono piangere.

Digressione numero quattordici: i vampiri non possono piangere. Ma il dolore e lo sconforto lo proviamo anche noi. E non ci è possibile tirarlo fuori. Il male, le delusioni, l’afflizione, ci invadono il cuore di marmo e in qualche modo cerchiamo di farli passare.
C’è chi lo fa concedendosi lunghe pause dal mondo, dalla vita, allontanandosi,

#22: Giovane centurione: il tuo cuore s’è incrinato.

Giovane centurione: il tuo cuore s’è incrinato. Lo sapevo che prima o poi te l’avrebbe spezzato, ma non la credevo capace di farlo così in fretta. Non te la devi prendere: Odessa è frivola, non è profonda quanto te. Persino il suo nome non significa niente, è solo il nome dell’omonima città russa. Ma tu

#21: Mi guarda come se fossi un angelo.

È nell’oblio della droga, nel viaggio sintetico che la dose impura e mal tagliata gli procura. Sorride stanco, ha la testa afflosciata da un lato, soffre. Non ha la forza di alzarsi, non ha la forza di andarsene.
Lo raggiungo e lo abbraccio da dietro per dargli conforto, si rilassa e sollevando il capo, mi guarda