Digressione numero quattordici: i vampiri non possono piangere. Ma il dolore e lo sconforto lo proviamo anche noi. E non ci è possibile tirarlo fuori. Il male, le delusioni, l’afflizione, ci invadono il cuore di marmo e in qualche modo cerchiamo di farli passare.
C’è chi lo fa concedendosi lunghe pause dal mondo, dalla vita, allontanandosi, vagando in posti nuovi. C’è chi lo fa impazzendo, uccidendo ogni notte. Io mi reco in posti isolati, boschi, montagne. E urlo.
Lo faccio in punti dove so che le onde sonore della mia voce non arrivano a orecchio umano, solo gli animali mi sentono. Poi mi chiudo in me stesso e medito. A volte funziona, a volte no.

(Tratto da: Caldo sangue)

Opera: Silenzio – Johann Heinrich Füssli