About Ranieri Dei Soldati

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#17: Il tartufo è un piccolo tesoro.

È una pietanza particolare, il tartufo. Non è un cibo comune: è raro e costoso, e non si può coltivare. Alcuni anni è introvabile, dipende dal clima dell’estate, dalle piogge, dall’umidità. E quando si trova, lo si tratta come un tesoro. Un tesoro piccolo, informe e bitorzoluto. Un agglomerato di cellule plasmato dal tempo che

#16: L’anticamera dell’Inferno.

Sono orrendi, i nostri occhi, quando la parte bestiale predomina e prende il sopravvento. Probabilmente sono l’anticamera dell’Inferno. E fanno paura. Facciamo paura. E il ragazzino, ha avuto paura.
Gliel’ho letto sul volto, poi non è più stato necessario carpirla. L’ho sentita nel naso: s’era pisciato addosso. Il suo corpo ha reagito con la manifestazione naturale

UD#10 – Ignoto e giudizio

Per definizione, l’ignoto è qualcosa che non si conosce, né si identifica. Quindi, se si dovesse attribuire questo termine a una persona, equivarrebbe a uno sconosciuto. Uno sconosciuto è tale finché non ci si prende la briga di approfondire.
È facile giudicare, soprattutto quando si segue il pensiero comune. Se una determinata cosa è condannata da

#15: L’etica tra vampiri.

Fino alle 3 ho vagato sulle Mura Leonine, e alla Porta Angelica ho incontrato due miei simili che, balzando accanto a me, hanno consumato il loro pasto. Stanotte, due spacciatori non hanno fatto ritorno a casa. Almeno non erano boy scout, mettiamola giù così. Mi hanno invitato alla condivisione, tra di noi succede.
Digressione numero cinque:

#14: Amo l’odore del tabacco.

Amo l’odore del tabacco. Soprattutto quello dei sigari e delle pipe. Io non fumo, non ne sento la necessità, ma alcuni miei simili lo fanno. Il fumo non ci causa nessun problema: non abbiamo i polmoni, o meglio, li abbiamo, ma sono secchi. E il fumo che entra nella nostra cavità toracica, fa il giro

#13: Non uccido da diciassette anni.

Digressione numero quattro: ho già detto che sono diciassette anni che non uccido una persona. Di sangue umano ne bevo, ma senza fare vittime: come in mezzo all’oceano quando gli spostamenti da un continente all’altro duravano mesi e mesi, lì è difficile avere scelta. Nutrirmi di sangue da tante gole per pochi sorsi, senza fare

#12: Io l’ho vista diventare donna, Violante.

Io l’ho vista diventare donna, Violante.
Quando l’ho incontrata la prima volta, trent’anni fa, era una bambola coi codini neri. L’ho vista tra un gruppetto di altri bambini nel suo grembiulino bianco col fiocco rosa. Attraversava la strada tenendo per mano una delle maestre; andavano a fare una gita per Roma. Avvicinandomi le ho sorriso e

#11: Pochi clienti si attardano ai tavoli.

Pochi clienti si attardano ai tavoli fuori, protetti dalle vetrate del dehor d’inverno. Una coppia finisce di bere un amaro, e un gruppetto di ragazzi americani fin troppo eccitati dal vino, dalla serata frizzante e dalla vacanza in Italia, si accinge a oltrepassare le siepi che delineano il limite del passaggio. Strani, gli americani. Non

#10: Nel petto ho un cuore di marmo.

L’idea collettiva dei vampiri è quella del messaggero del diavolo, dell’oscuro viaggiatore, del succhia sangue a tradimento, della bieca, maledetta e infame creatura della notte. Deluderò molti lettori nel descrivere me stesso, ma tant’è che preferisco essere sincero e raccontare il mio punto di vista. Come vi ho detto, uno dei più terribili nemici del

#9: Il blu dei miei occhi non riflette la luce.

Fisicamente sono un bel ragazzo: alto un metro e ottantatré, ho i capelli neri che porto corti, leggermente ingellati alla moda sbarazzina di oggi, e gli occhi blu. Non sono celesti o cerulei, sono proprio blu. Più scuri degli zaffiri: simili all’azzurrite o all’agata. Il colore dei miei occhi spiazza la gente perché sembrano neri.